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Interagire con chi è trapassato - Esther Hicks

14/03/2016

So che in un mondo eterno non esistono prima e dopo. Come voi avete appena detto, Jerry ha semplicemente lasciato il mondo fisico: allo stesso modo mia madre ha lasciato il mondo fisico poco tempo fa. È in grado di riconoscermi?

Non solo è in grado di riconoscerti, ma lo fa tutto il giorno e ogni giorno. Tu, però, devi riorientarti verso di lei perché, quando è riemersa nel Non Fisico, si è lasciata alle spalle tutti i dubbi, le paure, le preoccupa-zioni e le caratteristiche personali che ha accumulato durante il suo cammino terreno. Ora è soltanto pensiero positivo, vive nel più completo benessere spirituale.

Ecco perché teniamo a ricordarti che, quando ti svegli al mattino, hai la possibilità di premere il tasto reset. Perché questo è ciò che accade quando riemergi nel Non Fisico: premi il tasto reset e potrai migliorare la tua giornata con la positività. Non perdi interesse. In verità il tuo interesse è più acuto che mai, ma non puoi entrare in risonanza con una persona se la ricordi com’era mentre si trovava ancora nel suo corpo, nelle sue vite passate, prima che si lasciasse tutta la sua resistenza alle spalle.

La scorsa estate ero a Glasgow, in Scozia. Era passato poco tempo dalla morte di mia madre, e lei si trovava lì nella stanza insieme a me.

Sì. Aspetta proprio i momenti in cui non opponi resistenza.

Dopo la sua morte, per la prima volta, ho avuto una specie di sogno a occhi aperti: un sogno lucido. Lei è morta a novantasei anni, ma nel sogno era sulla quarantina. Guidavo su per il vialetto e mi dirigevo verso la porta, ma c’era una zanzariera che prima non c’era mai stata e non riuscivo ad aprirla.  

La zanzariera rappresenta la resistenza che tu sei abituato a vedere, quando non lasci che a guidare le tue giornate siano i pensieri positivi.

E poi mia madre ha semplicemente aperto la porta. L’ha aperta dall’interno, comunque. Al che le ho detto: “Non puoi essere qui. Non puoi essere qui. Tu sei morta, sei morta.” E dopo che ho pronunciato queste parole lei è svanita.

Perché la tua capacità di vederla è cambiata, ma attraverso la concentrazione puoi ritrovare la gioia di vivere e la possibilità di visualizzarla nuovamente.

Poi è invecchiata. Le sue braccia si sono trasformate da quelle di una donna di quarant’anni a quelle di una di novantasei.

Be’, sì, ecco, forse tua madre preferirebbe che tralasciassi questo dettaglio.

Ho parlato con Louise Hay, una cara amica sia mia che di Esther, e lei ha detto che la ragione per cui mia madre non è potuta stare lì con me...

Non è tanto il fatto che lei non sia potuta restare, quanto il fatto che tu non sia riuscito a vederla. Capisci, è stata la tua incapacità umana di percepire, non la sua assenza. Ti serve l’illuminazione per poterla individuare.

Perciò il concetto di morte...

Non esiste la morte.

Giusto.

C’è solo vita e ancora vita. Il concetto di morte, a questo livello di Consapevolezza, eguaglia quelli di lucidità, entusiasmo, divertimento, pienezza, sicurezza, certezza, valore, gioia, passione e interesse per quello che fai. E tutto ciò in modo completamente diverso da prima! Se nel suo corpo fisico tua madre non è mai stata capace di comprendere la vera grandezza di chi sei, ora riesce a farlo. Non aveva idea di quanto fossi buono. Ti amava, ma non come ti ama adesso che sta conoscendo la pienezza della salute spirituale.

La sento ora.

Sì, è qui dappertutto, non è vero? [Abraham rivolto al pubblico] Vedete le aure fluttuare qui attorno? Sì.

Tratto dal libro “Chi Cerca Trova” di Esther Hicks. Per ulteriori informazioni clicca qui

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Alessandra

Data: 29/03/2016 22:14

Anteprima interessante!