Viviamo in un mondo in cui siamo abituati a pensare che ciò che accade dentro di noi sia determinato esclusivamente da fattori esterni o da un’eredità genetica immutabile. Le malattie, gli stati d’animo, la nostra capacità di successo o felicità: tutto sembra essere governato dal caso, dalla fortuna o da eventi fuori dal nostro controllo. Ma una nuova prospettiva, supportata da scoperte recenti nel campo della biologia e delle neuroscienze, suggerisce qualcosa di profondamente diverso: siamo molto più potenti di quanto ci è stato fatto credere.
Alla base di questa nuova visione c’è un principio semplice ma rivoluzionario: le credenze che coltiviamo, soprattutto quelle inconsce, influenzano direttamente il funzionamento del nostro corpo e la realtà che sperimentiamo. Non si tratta solo di un’idea filosofica, ma di una comprensione scientifica sempre più chiara.
Il punto cruciale è che la maggior parte delle nostre percezioni e reazioni nasce in una parte della mente che agisce automaticamente: il subconscio. Nei primi anni di vita, registriamo senza filtri le esperienze, le emozioni e i modelli familiari che ci circondano. Questi contenuti diventano programmi automatici che continuano a operare anche da adulti. Così, possiamo desiderare qualcosa con tutta la nostra mente razionale (una relazione sana, la guarigione, la prosperità…), ma se nel profondo una parte di noi crede il contrario, finiremo per autosabotarci, ripetendo gli stessi schemi ancora e ancora.
La buona notizia è che questi programmi possono essere cambiati. Esistono tecniche efficaci per accedere al subconscio e riscrivere le credenze limitanti che ci condizionano. Alcune di queste strategie si basano sulla ripetizione consapevole di affermazioni, sull’immaginazione guidata, sull’utilizzo di stati di rilassamento profondo simili a quelli che sperimentiamo da bambini, e su modalità di dialogo interiore che mettono in comunicazione la mente conscia con quella inconscia.
Attraverso un processo graduale ma profondo, è possibile sostituire credenze di paura, scarsità, insicurezza o conflitto con nuove convinzioni fondate su fiducia, possibilità, abbondanza e amore. Quando la mente subconscia è in armonia con ciò che desideriamo consapevolmente, la trasformazione diventa non solo possibile, ma naturale.
Scoprire il funzionamento delle nostre credenze è come ottenere la mappa di un sistema operativo nascosto. Una volta imparato a interagire con esso, possiamo iniziare a vivere in modo più libero, autentico e coerente. Il potere di guarigione, evoluzione e trasformazione non viene più cercato all’esterno, ma riconosciuto come qualcosa che è sempre stato dentro di noi.
In fondo, cambiare le credenze significa cambiare la percezione. E cambiare la percezione significa cambiare la realtà.
Non siamo vittime dei nostri geni, ma autori della nostra esperienza di vita.
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