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Morendo ho ritrovato me stessa - Prefazione - Anita Moorjani

05/08/2016

Il contenuto di questo libro mi ha profondamente commosso, anche in virtù del mio rapporto personale con Anita Moorjani, che è entrata nella mia vita attraverso una serie di coincidenze divinamente orchestrate.

Dopo più di quattro anni, un cancro in stadio avanzato ha portato Anita alle soglie della morte e oltre, nella sua stessa dimora, molto più in là, se vogliamo, della porta d’ingresso e del vestibolo. Anita ha descritto nel dettaglio la sua esperienza in questo libro di ricerca spirituale. Voglio incoraggiarti a leggerlo attentamente e a rifletterci su con mente aperta, così potrai mettere in discussione molte delle tue convinzioni, soprattutto quelle che riguardano ciò che sta oltre questo mondo, in quello che spesso viene definito Aldilà.

Circondata dalle persone care e da una squadra di medici in attesa da un momento all’altro del suo ultimo respiro, Anita cadde in un coma profondo. Tuttavia le fu data l’opportunità di ritornare nel suo corpo devastato dal cancro, contro ogni logica possibile, e di sperimentare una incredibile guarigione con l’ausilio dell’amore incondizionato. Le è stato permesso di fare ritorno dalla casa della morte e di raccontare a tutti noi com’è la vita oltre il mondo materiale, e soprattutto come ci si sente là. Questa è una storia d’amore, una bella storia d’amore incondizionato che infonderà in te una percezione rinnovata della tua vera identità, del perché sei al mondo e di come puoi trascendere la paura e il rifiuto di te stesso che limitano la tua esistenza. Anita parla del cancro con straordinario candore, e spiega perché crede di aver dovuto percorrere questo cammino insidioso nella sua vita, perché sente di essere stata guarita e perché è ritornata. E stai pur certo che la sua missione di vita si riflette ampiamente nel libro che stai per leggere… e nel mio profondo coinvolgimento nella diffusione di questo messaggio nel mondo.

Ciò che Anita ha scoperto nelle ventiquattro ore di coma, quando ha oltrepassato la porta del regno dell’Aldilà, è in armonia con le informazioni e le intuizioni che ricevo nei momenti di ispirazione, quando scrivo o tengo conferenze. È chiaro a entrambi che è stato l’intervento Divino a muovere gli ingranaggi affinché lei, che viveva all’altro capo del mondo, in una cultura del tutto differente dalla mia, entrasse a far parte della mia consapevolezza e della mia vita. Ho sentito parlare per la prima volta di Anita quando ricevetti una copia dell’intervista sulla sua esperienza di premorte da una donna di New York, Mira Kelley, che successivamente è diventata un’amica e mi ha guidato in una regressione alle vite passate.

Dopo aver letto quell’intervista, ho provato l’impulso irresistibile di fare tutto quanto in mio potere per diffondere il suo potente messaggio al mondo. Chiamai Reid Tracy, presidente della casa editrice Hay House, e lo incalzai affinché rintracciasse Anita Moorjani e le chiedesse di scrivere un libro dettagliato sulla sua esperienza. Aggiunsi che mi sarebbe piaciuto scriverne la Prefazione, anzi, dissi che sarei stato onorato se lei avesse accettato il mio contributo. Una serie di meravigliose coincidenze, compresa la chiamata di Anita da Hong Kong al mio programma radiofonico su hayhouseradio.com, e l’intervista che le feci a portata di orecchio di tutto il Pianeta, ci ha messi in contatto sia sul piano professionale che personale. Anita afferma che siamo tutti esseri di puro amore.

Non solo siamo connessi l’un l’altro e con Dio, ma a un livello più profondo, siamo noi stessi Dio. Abbiamo permesso alle nostre paure e all’ego di spingere Dio ai margini delle nostre esistenze, e ciò si riflette nello stato di malattia che colpisce non solo il corpo ma il mondo intero. Anita ci sprona a fare tesoro della nostra magnificenza, a vivere in quanto esseri di luce e di amore, e a sfruttare le proprietà di guarigione insite in questo atteggiamento mentale. In queste pagine descrive la sua esperienza in assenza di spazio e di tempo, e la sensazione provata per la prima volta quando ha scoperto che l’Unità non è un concetto intellettuale, ma che tutto avviene effettivamente nello stesso istante. Racconta di essere stata immersa in un’aura di puro, delizioso amore, che dispone di un potere di guarigione illimitato.

Ha appreso personalmente il vero significato delle parole di Gesù, secondo le quali “con Dio, tutto è possibile”, senza tralasciare nulla, nemmeno il risanamento del passato. Anita ha scoperto in prima persona ciò che ho descritto diffusamente nel mio libro Wishes Fulfilled [Desideri realizzati]: nell’autentica presenza di Dio, non si applicano le leggi del mondo materiale (comprese quelle della medicina). Dovevo incontrare quella donna.

A partire dalla nostra conversazione telefonica, cominciai a sentire direttamente l’essenza spirituale di Anita e il suo messaggio di speranza in sostituzione della paura. Così l’ho invitata non solo a scrivere questo libro, ma anche a comparire con me sulla PBS e a raccontare la sua storia di amore, speranza e guarigione al mondo intero. Ho inviato l’intervista di Anita sull’esperienza di premorte a mia madre, che ha novantacinque anni e vive in una casa di riposo. Vede la morte abbastanza frequentemente, perché molti dei suoi nuovi amici e amiche di età avanzata semplicemente si spengono nel sonno e se ne vanno per sempre. Ho avuto con lei numerose conversazioni sull’idea che si è fatta del grande mistero chiamato morte, destino comune a tutti gli esseri viventi.

Tutto ciò che si materializza è destinato a dematerializzarsi. Lo sappiamo a livello intellettuale, tuttavia ciò che ci aspetta resta un grande mistero. Dopo aver letto il racconto dell’esperienza di premorte di Anita, mia madre disse di aver sentito un’ondata di pace infondersi in lei e sostituirsi alla paura, all’ansia e alla tensione che suscita la “grande sconosciuta”. In effetti, tutti quelli che hanno letto questo resoconto, compresi i miei figli, si sono aperti a una nuova prospettiva sulla vita e mi hanno promesso di amare se stessi, di fare tesoro della loro magnificenza e di bandire dalla loro vita quotidiana tutti i pensieri in grado di generare disturbi e malattie. Mentre io scrivevo di tutte queste cose, Anita le viveva personalmente, facendole diventare parte della sua esperienza.

Anita è stata capace di guarire il suo corpo e in più di un’occasione mi ha raccontato che sentiva di essere tornata per insegnare questa lezione semplice ma potente, che non solo può guarirti, ma che può anche trasformare il mondo in cui viviamo. E questo, ne sono certo, è il motivo per cui Dio mi ha fatto incontrare Anita. Ho sempre avuto la sensazione che il mio dharma fosse far conoscere alle persone la dimensione divina insita in loro e la presenza di Dio nei loro cuori. Noi non siamo né il nostro corpo, né quello che realizziamo, né ciò che possediamo: siamo tutt’uno con la Sorgente di tutti gli esseri, che è Dio.

Mentre scrivevo tutto questo, Anita Moorjani è entrata nella mia vita come per apporre un punto esclamativo alle informazioni che stavo ricevendo nelle sedute di scrittura automatica. Lei le ha vissute e le ha descritte meravigliosamente, e ora hai la fortuna di poter leggere e mettere in pratica tutto ciò che lei ha imparato nella strenua lotta contro il cancro, e durante il suo sereno viaggio di ritorno attraverso l’esperienza diretta della guarigione divina. Sono onorato di avere anche solo un piccolo ruolo nel portare questo messaggio di speranza e di amore come forma di guarigione ultima. Mi auguro che tu possa assorbire le parole di Anita e diventare uno strumento di rimozione di tutte le malattie che affliggono il tuo corpo, le tue relazioni, il tuo Paese e il nostro mondo. Come ha poeticamente osservato Elizabeth Barrett Browning: “La Terra è piena di cielo, e in ogni comune roveto arde la fiamma di Dio.” Infatti, guarigione e cielo sulla Terra ti appartengono se ami. Goditi il meraviglioso libro di Anita. Io lo adoro, e adoro lei.

Dr. Wayne W. Dayer

Maui, Isole Hawaii

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Giusy

Data: 01/04/2020 22:10

Bellissimo, mi sta dando il coraggio di dire la verità, perché spesso le persone non credono allora avvolte è inutile parlarne. In un momento molto brutto della mia vita in cui ho desiderato di non esistere più ho cominciato a sentire i sentimenti e i pensieri delle persone tutti i pensieri anche quello che pensavano di me senza che loro se ne accorgessero al momento pensavo stessero parlando perché li sentivo forte e chiaro ma poi li guardavo e le labbra ed erano chiuse infatti avvolte quei pensieri erano un po' troppo confidenziali da dire apertamente

Paolina Noto

Data: 04/05/2018 20:19

Un saggio che mi ha lasciato senza parole. L' autrice descrive in modo semplice la sua incredibile esperienza ed infonde coraggio, gioia, voglia di vivere! Tutti dovrebbero leggerlo.

Stefania

Data: 03/12/2016 00:16

Libro bellissimo, nn ho vissuto alcuna esperienza di premorte eppure mi ritrovo in ogni riga di questo libro.........Leggerlo mi ha donato una serenità enorme.

Giuseppe

Data: 22/09/2016 21:06

Ho letto questo bellissima esperienza di Anita con grandissimo interesse anche perché ho vissuto anch'io un'esperienza di premorte ,della quale ne ho parlato pochissimo ,mi ritrovo a condividere pienamente tantissime cose vissute da lei e solo ora capisco bene il significato di questa bellissima esperienza vi sono infinitivamente grati per questo bellissimo libro ho già cominciato da qualche giorno a condividere questi messaggi di benessere di gioia e Amore Grazie ancora Giuseppe

Susanna

Data: 17/09/2016 13:24

Sconvolgente....mi sta cambiando la vita.Vorrei regalarlo a tutte le persone che ho intorno come lezione di vita e per aprire gli occhi su cosa siamo.un abbraccio