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L’età dei miracoli

Marianne Williamson

Pagine: 256 • Anno di pubblicazione: 2014
Formato: Libro
€ 14,90€ 14,16 Aggiungi al carrello

La mezza età non deve essere necessariamente intesa come un momento di svolta verso il declino.

Può essere una svolta verso la vita
così come non l’abbiamo mai conosciuta.

Crescere risveglia in noi la consapevolezza di quanto la vita sia preziosa e fragile e ci spinge a rispondere alla chiamata di Dio per salvare il futuro dell’umanità e del Pianeta.

«Come invecchiamo, invece, dipende da noi.
Lo scopo di questo libro è prendere alcune delle problematiche
relative a questa fase della vita e guardarle dritte negli occhi,
infondere amore in alcuni dei loro punti più terrificanti
e vivere quei miracoli che altrimenti potremmo perderci.»

Marianne Williamson

 


 

Indice

 

Introduzione

  • Capitolo Uno: Un lungo e tortuoso cammino
  • Capitolo Due: Credi nella magia?
  • Capitolo Tre: L’ultima frazione di secondo
  • Capitolo Quattro: Lo sa solo Dio
  • Capitolo Cinque: Come si comporta e il colore dei suoi capelli
  • Capitolo Sei: Sopravvivrò
  • Capitolo Sette: A mezzanotte
  • Capitolo Otto: Abraham, Martin e John
  • Capitolo Nove: Noi siamo il mondo

L’autrice

 


 

Tratto dall'introduzione

La nuova maturità è ottimista: non è l’ottimismo inconsapevole della nostra gioventù, quando ogni cosa sembrava possibile, bensì un ottimismo dolceamaro e tuttavia consapevole, mantenuto nonostante il fatto che ora sappiamo che certe scelte non sono più possibili. Abbiamo perso cose che avremmo preferito non perdere, ma abbiamo guadagnato qualcosa di cui non conoscevamo nemmeno l’esistenza. Ci siamo trovati in certe situazioni e abbiamo fatto cose in un numero sufficiente di aree per sentire di aver raggiunto una certa padronanza, non tanto in questo o quello, ma nel vivere una vita più responsabile. Osservando i miei coetanei, mi viene da dire che molti di loro pensano segretamente la stessa cosa. Una volta accettato che la vita non è così favolosa come pensavamo, ci rendiamo conto che lo è ancora di più in modi che non avremmo mai potuto conoscere.

Non si tratta di illudersi rifiutandosi di accettare con eleganza che la giovinezza sia passata. Accetti i limiti dell’età, ma accetti anche l’illimitatezza di Dio. Qualcosa si è concluso, è vero, ma è anche cominciato qualcosa di nuovo. Non significa tanto che è stata messa la parola fine alla tua giovinezza, quanto che è stata interrotta la tua prolungata giovinezza: non è come una pessima occasione che ti capita alla fine della festa, ma come la salvezza dalla mancanza definitiva di significato, come la tua ultima vera possibilità di aggiustare le cose. La generazione che oggi si ritrova a vivere la mezza età non riesce a sopportare il pensiero che sia stato tutto inutile. Gli schemi di pensiero vecchi e disfunzionali che bloccavano il cammino verso il tuo destino superiore, alla fine, sono stati interrotti. E sebbene ti possa sentire un tantino depresso perché non sei più giovane, sei in estasi perché non hai più quella sensazione di non sapere da che parte cominciare.

 

Proprio nel momento in cui il mondo sembrava sul punto di andare letteralmente in pezzi se non fosse arrivato qualche adulto sano a fare qualcosa alla svelta, la nostra generazione finalmente è maturata sfornando adulti sani.
Per la generazione nata durante il boom demografico, il mondo attuale è un grande rito di passaggio: è un po’ come se ci spedissero nella giungla tutti soli, per vedere se riusciamo a cavarcela. In caso negativo, allora risulterà evidente che non disponiamo di quel che serve. In caso positivo, allora: “Sei un uomo, figlio mio!”. Be’, questo è l’andazzo per la metà di noi, comunque.

La mezza età oggi è una specie di seconda pubertà. È un’esperienza in via di ridefinizione, anche per quanto riguarda la sua durata. È un periodo completamente diverso dalla giovinezza, ma anche completamente diverso dalla terza età. Non sembra tanto una crociera verso la fine della vita quanto una crociera, in fondo, verso il senso della nostra esistenza. Chi continuava a lamentarsi dicendo: “Non so cosa voglio fare della mia vita”, improvvisamente all’età di quarant’anni ha la sensazione di saperlo. Non si sente più “vecchio” ma come se fosse adolescente.

...

Possiamo benedire e trasformare l’esperienza della mezza età, e lo facciamo cambiando i nostri pensieri a riguardo, pensieri che improntano le cellule del corpo e costituiscono la matrice della nostra esperienza terrena. Il lavoro consiste in due passaggi: far decadere i pensieri limitanti e accettarne, al loro posto, altri illimitati. I nostri pensieri si riflettono nelle esperienze che viviamo, dallo stato del nostro corpo allo stato del nostro mondo. Riprogrammando i pensieri, riprogrammiamo tutto quanto.

Marianne Williamson

Marianne Williamson, autrice e speaker di fama internazionale, ha fondato diverse organizzazioni benefiche al servizio dei malati e della fasce più deboli della società.


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