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L'Angelo della Creatività

Doreen Virtue

Pagine: 192 • Anno di pubblicazione: 2017
Formato: Libro
€ 14,90€ 14,16 Aggiungi al carrello

Omaggio eBook Angelo della Creatività di Doreen Virtue

 

Gli angeli credono in te, nei tuoi sogni,

nelle tue idee e nella tua forza creativa

 INDICE


Introduzione: Il coraggio di essere creativo

PARTE I: IL CORAGGIO DURANTE IL PROCESSO CREATIVO

  • Capitolo 1: Il coraggio di essere il tuo Io creativo
  • Capitolo 2: Il coraggio di provare i tuoi sentimenti
  • Capitolo 3: Il coraggio di cominciare a creare
  • Capitolo 4: Il coraggio di fare chiarezza
  • Capitolo 5: Il coraggio di ascoltare l’ispirazione divina
  • Capitolo 6: Il coraggio di calmare la mente ed essere ricettivo
  • Capitolo 7: Il coraggio di trovare il tempo per la creatività
  • Capitolo 8: Il coraggio di rimanere concentrato

PARTE II: IL CORAGGIO DI GUADAGNARE,
                 AIUTANDO GLI ALTRI, CON IL TUO LAVORO CREATIVO

  • Capitolo 9: Il coraggio di visualizzare il successo
  • Capitolo 10: Il coraggio di esporti
  • Capitolo 11: Il coraggio di mostrare il tuo progetto creativo agli altri
  • Capitolo 12: Il coraggio di trasformare i sogni in realtà
  • Capitolo 13: Il coraggio di rendere pubblico il tuo lavoro creativo
  • Capitolo 14: Il coraggio di farti pagare per il tuo lavoro creativo
  • Capitolo 15: Il coraggio di gestire le ambiguità e le incertezze
  • Capitolo 16: Il coraggio di essere la tua autorità
  • Capitolo 17: Il coraggio di fare tutto il possibile

Conclusione: Il coraggio di creare per puro piacere

Bibliografia

L’autrice

“ Se senti una voce dentro di te che dice:

‘Non sai dipingere’,

allora dipingi a tutti i costi

e quella voce verrà messa a tacere. ”

Vincent van Gogh


- Lettera a Theo van Gogh, 28 ottobre 1883

 

ESTRATTO DEL LIBRO DI DOREEN VIRTUE
"L'ANGELO DELLA CREATIVITÀ"



Il coraggio di essere creativo

La vera creatività canalizza l’ispirazione divina ed esprime la mente, anch'essa divina, e infinita: devi attendere con pazienza e con coraggio che essa si posi sulla tua spalla come se fosse una bellissima farfalla. Lavorando da molti anni come scrittrice e speaker, ho capito che ci vuole coraggio per essere creativi. In questo arco di tempo ho imparato molto, anche dai miei errori, e grazie ai corsi d’intuizione che tengo da oltre vent’anni, ho aiutato le persone a superare le paure e gli ostacoli che bloccano la ricettività. Questo libro è una sorta di memoriale dei miei personali processi creativi e di scrittura. L’ho ideato per te perché, quando ho iniziato la mia carriera, avrei voluto avere accanto qualcuno che m’insegnasse ciò che è contenuto al suo interno. Mi ci è voluto del coraggio per scriverlo. In queste pagine ti mostrerò le mie fragilità e ti racconterò cosa significa lavorare in ambito creativo e avere successo. Per essere creativi bisogna avere coraggio e sconfiggere le paure che riguardano la creatività. Io le ho provate tutte superandole, e ti terrò per mano attraverso i prossimi capitoli per aiutarti a fare altrettanto.

Esprimersi in maniera creativa significa:

  • affrontare i sentimenti più profondi e la verità più autentica, perché t’ispirano nel processo creativo;
  • rivelare pubblicamente le tue fragilità;
  • condividere informazioni vere su te stesso, anche se può essere imbarazzante;
  • essere criticato e deriso da chi non capisce il tuo lavoro;
  • affrontare la possibilità che il tuo lavoro non sia valido dal punto di vista commerciale;
  • isolarti mentre lavori al tuo progetto creativo.
     

Ammiro le persone creative perché sono autentiche, coraggiose e, a modo loro, operano come dei guaritori. Quando gli altri si rispecchiano nella loro creazione (che sia un dipinto, un libro o una fotografia), sentono di non essere soli e comprendono che qualcun altro prova i loro stessi sentimenti. Se sei attratto da un lavoro o da un hobby creativo, puoi capire che la creatività è una vocazione che non può essere ignorata. Nonostante tu conosca i rischi che ho elencato qui sopra, sei anche consapevole del bisogno impellente che ti spinge a creare. Alcuni ritengono che la creatività equivalga a inventare e immaginare le cose. In realtà questa è solo una piccola parte della creatività. La componente principale consiste nell’essere uno specchio che riflette la realtà attuale, e un canale di emozioni autentiche e sincere. Creatività significa risolvere i problemi, inventare modi per far fronte alle necessità e superare le difficoltà. Per ogni rischio associato all’essere creativo, ci sono molti più aspetti positivi. Tutti i tuoi sforzi vengono ricompensati quando le persone ti dicono che il tuo lavoro le ha aiutate, o quando vedi che il tuo progetto creativo ha fatto la differenza in modo positivo.

Diversi mesi fa, Alex Freemon, il mio editor, mi suggerì di scrivere un libro sulla creatività. L’idea m’intrigava perché mi piace incoraggiare le persone a seguire il proprio scopo e la propria passione, cosa che ho sempre fatto durante i miei corsi e insegnando nei workshop di scrittura. Ma una cosa è avere un’idea, un’altra è sapere come darle vita. È di questo che parla il libro: come immergerci nel profondo dei nostri sentimenti, riconoscendo ed eliminando gli ostacoli alla creatività per godere di un lavoro creativo a tempo pieno. Quando ho cominciato a scrivere questo libro, sapevo che l’argomento principale doveva essere il processo creativo. Sapevo, inoltre, che avrebbe trattato di tutte le forme di creatività e non solo della scrittura. Per elaborarlo ho studiato e analizzato molti possibili percorsi. Alla fine ho deciso di utilizzare lo stesso processo creativo che illustro qui e che ti consiglio, perché funziona! Vorrei che lo considerassi come una lunga chiacchierata tra di noi.

  • Oltre alla mia attività di scrittrice, ho un curriculum creativo molto vario:
  • suono il violino e la chitarra;
  • insieme alla stilista Amana Nova ho disegnato una linea di abiti e camicie con immagini di Angeli e Maestri ascesi, e una maglietta ecologica a commercio equo insieme a Beckons Yoga Clothing;
  • ho disegnato gioielli ispirati agli Angeli.


Alcune delle persone più creative che conosco sono anche le 
più sensibili. La loro sensibilità le rende ricettive alle idee divinamente ispirate, ma anche poco inclini a rivelarle agli altri. Studiando diversi processi creativi, ho scoperto che la creatività è per metà la capacità di ascoltare e di essere ricettivi, e per metà il coraggio di concretizzare l’idea. Questo libro parla sia della ricettività sia del coraggio. Il coraggio consiste nell’essere te stesso, perché il tuo vero Io è estremamente creativo. Tu sei la creazione del Creatore e sei fatto a sua immagine e somiglianza. Di conseguenza anche tu possiedi potere creativo. Con questo libro, inoltre, impari a vivere una vita più creativa anche a livello lavorativo.



Il coraggio di calmare la mente ed essere ricettivo

Quando le persone mi chiedono aiuto per imparare a sentire la guida degli angeli, in realtà mi stanno chiedendo d’imparare a essere “ricettivi”. La creatività è la stessa cosa. È il coraggio di ascoltare. È il coraggio di sentire, pensare, udire e vedere verità che possono provocare una presa di coscienza ed emozioni temporaneamente sgradevoli. È il coraggio di guardarti dentro e ricevere l’ispirazione. Perché dovremmo aver paura di ricevere l’ispirazione? Il nostro Io superiore non ha paura, ma l’ego certamente sì. L’ego domina attraverso la paura, il dubbio, la preoccupazione e l’ansia, sapendo che, se vai dritto alla Fonte Suprema dell’ispirazione, non avrà più il controllo. Sarai ricettivo all’amore invece che alla paura. L’ego cerca d’indurti con l’inganno a rimanere bloccato nella paura, e di convincerti che sei più al sicuro se rimani ipervigile e impaurito. L’ego vuole che ti crei continuamente dei problemi nel maldestro tentativo di risolverli. Il tuo Io superiore, che è il tuo vero Io, non ha niente a che fare con la paura e le preoccupazioni, ma rimane tranquillamente ricettivo, immerso nei raggi d’amore e di luce che gli angeli trasmettono continuamente in tutti i luoghi e a tutte le persone. Ricevere l’ispirazione non è mai un processo doloroso o indotto dalla paura, ma può dare questa impressione se agisci come il minatore che scava tra strati di roccia per arrivare all’oro e alle gemme che si trovano dentro di te. Il coraggio di essere ricettivo significa cedere il controllo all’universo generoso, che è tutt’uno con il tuo Io superiore. Significa che non sarà la paura a comandare, ma l’amore.

Il coraggio di ascoltare

Inizi a essere ricettivo nel momento in cui stabilisci l’intenzione di ascoltare. È una decisione personale. Sono sicura che conosci persone molto brave a parlare, ma non altrettanto ad ascoltare. Forse anche tu sei stato così. Molto spesso si tratta delle stesse persone che mi dicono di non riuscire a sentire gli angeli. Devo gentilmente pregarle di smettere di parlare a loro per il tempo necessario ad ascoltare le sue risposte. Il motivo per cui alcuni chiacchierano senza sosta è che hanno paura del silenzio. È come la famosa citazione tratta dai Pensieri del filosofo Blaise Pascal: “Tutta l’infelicità degli uomini deriva da una cosa sola: dal non sapersene stare in silenzio in una stanza.” La paura del silenzio in realtà è la paura di restare solo con te stesso. È la paura che non ti piacerà quello che scoprirai. È la paura della noia, perché l’Io traumatizzato ha imparato a desiderare il pericolo e l’eccitazione a causa di anni di esperienze difficili, e creerà dei drammi pur di soddisfare questo suo bisogno. La creatività comporta una forma più tranquilla di eccitazione che non deriva dai problemi, bensì dalla loro risoluzione. Durante le situazioni pericolose, come gli incidenti d’auto, possiamo diventare temporaneamente ricettivi perché ci arrendiamo al fatto di non sapere come gestire ciò che sta accadendo. È lo stesso meccanismo riassunto nel vecchio aforisma: “Non ci sono atei in trincea”, ossia anche i soldati atei si volgono alla preghiera quando temono per la propria vita. 

Allo stesso modo, quando qualcuno si trova in una situazione estremamente pericolosa, spesso riceve messaggi divini che, se vengono ascoltati, gli salvano la vita. Accadde anche a me, alcuni anni fa, durante un tentativo di furto della mia auto. Avevo ignorato volontariamente la guida che mi avvertiva di chiudere il tettuccio della decappottabile, altrimenti l’auto sarebbe stata rubata. Nel momento in cui mi trovai  davanti due uomini armati che volevano le chiavi dell’auto, non ebbi altra scelta che arrendermi e ascoltare il messaggio degli angeliDopo anni in cui avevo seguito la guida divina solo quando mi conveniva e si adattava ai miei desideri, quel giorno imparai a essere umile e finalmente diventai ricettiva. Oggi sono viva grazie a questo. Spero che tu non debba sfiorare la morte per attivare la tua ricettività. Ci sono modi più tranquilli per diventare ricettivi. Come ho detto in precedenza, comincia tutto con una tua decisione.

ESERCIZIO: Ricettività

Esamina la ricettività come farebbe uno scienziato che verifica le ipotesi prima di accettarle o rifiutarle. Stabilisci l’intenzione di mettere alla prova la tua ricettività, per vedere se migliora la tua vita e aumenta la tua felicità.

  1. Decidi che sei pronto a essere ricettivo.
  2. Crea la situazione adatta. Ritagliati almeno trenta minuti durante i quali starai in tranquillità senza interruzioni. Potresti farlo prima di addormentarti o al risveglio, oppure mentre fai la doccia.
  3. Quando ricevi l’ispirazione, prendine nota immediatamente. Come ho già detto, l’ispirazione e le idee creative sono come farfalle che attraversano la mente. Se, metaforicamente, non le catturi sul momento, voleranno via.


Credo che esistano dei maestri ascesi a conoscenza di idee valide 
per migliorare il mondo. I maestri trasmettono queste idee ovunque, in attesa che una di esse sia raccolta da qualcuno che abbia il coraggio di trasformarla in una realtà fisica. Questi stessi maestri ti aiuteranno in ogni passo del tuo cammino, ma tu devi essere il primo ad agire afferrando quell’idea. Mettiamo il caso che tu abbia deciso di essere ricettivo e sei in un posto tranquillo, con il cellulare spento e senza distrazioni o interruzioni. Il passo successivo è rilassarti. È facile avere ansia da prestazione quando sai che devi partorire una grande idea. Ci vuole pazienza. Le idee ti vengono quando sei rilassato, anche se la mente divaga. Io mi rilasso meglio di notte, all’aperto. Sedermi sotto le stelle che brillano, anche nelle notti nuvolose in cui posso vederne solo una o due, mi aiuta a sentirmi connessa al grande universo e alla sua ispirazione, al suo sostegno e ai suoi messaggi. I messaggi che riceviamo quando siamo all’aperto in mezzo alla natura sono gentili e delicati, quindi non c’è niente di cui aver paura. Concentrati e ascolta sia la voce dell’universo, che è la voce della saggezza infinita degli angeli, sia la tua voce interiore, come se fosse un dialogo tra il tuo Io superiore e la saggezza divina. Nella verità spirituale sei una cosa sola con angeli e l’universo, anche se al momento vivi in un mondo fisico di dualità tridimensionali. È il mondo in cui dipingi, cuci, canti, crei e scrivi. Essere ricettivi semplifica la creatività. Ancora una volta si tratta di prestare attenzione ai tuoi pensieri e sentimenti, senza giudicarli o bloccarli.

Il flusso del dare e del ricevere

Sei ricettivo ogni volta che abbassi completamente la guardia e ti godi il momento presente. Sei ricettivo quando permetti a te stesso di essere amato e di ricevere. Dare e ricevere sono ugualmente importanti e sono aspetti naturali della vita e del mondo fisico. Inspirare, espirare. Alta marea, bassa marea. L’alternarsi delle stagioni, il ciclo del giorno e della notte. Sono tutti aspetti di dare e ricevere. È come quando fai una donazione a un’organizzazione o a una persona bisognosa. Non doni con lo scopo di ricevere, ma di solito è questo che accade: ciò che dai è dieci volte benedetto, e ricevi sempre molto di più. Un giorno una donna chiamò il mio programma radiofonico lamentandosi di possedere solo due dollari. Le consigliai di donarne uno. Quando parlai di nuovo con lei diversi anni dopo, mi spiegò che aveva donato quel dollaro a un senzatetto e già dal giorno seguente iniziò ad arrivarle del denaro. Le venne quindi l’idea di avviare un’attività ed ebbe abbastanza fiducia in se stessa da provarci. Oggi è sicura dal punto di vista economico e, cosa più importante, è felice. Quando dai, ti ritorna sempre indietro. Noi non diamo per ricevere qualcosa in cambio, perché ciò vorrebbe dire avere un secondo fine. Lo facciamo, invece, per la pura gioia di donare e l’universo ci ripaga con la stessa gioia. Mi piacque molto un discorso fatto dalla cantante country Reba McEntire dopo aver vinto un premio musicale grazie ai voti dei suoi fan. Li ringraziò dicendo: “Ho sempre fatto a gara con voi, cercando di darvi più di quanto voi date a me. Non ho mai vinto.” In altre parole, quanto più dai all’arte, tanto più ricevi. 

Il coraggio di lasciarsi trasportare dal flusso creativo

Fai già esperienza della ricettività ogni volta che guardi un film o leggi un libro in cui vieni assorbito dalla storia. Abbassi la guardia e ti diverti a credere. C’è un saggio proverbio tra gli scrittori che dice: “Scrivi ciò che sai.” In altre parole, scrivi (dipingi, parla, o crea) in base alle tue esperienze personali. Non hai bisogno di documentarti su un’altra cultura, perché la tua stessa cultura sarà interessante per qualcun altro. Non devi reinventare qualcosa, ti basta solo raccontare la tua storia. Condividere la propria storia sprigiona potere di guarigione ed è catartico e altre persone si riconosceranno in essa. La legge dell’attrazione garantisce automaticamente che chi trarrà beneficio dalla tua forma d’arte ne sarà attratto e la troverà. Ovviamente devi promuovere la tua arte, e di questo parleremo nella Parte II. Quindi ricettività non significa necessariamente ricevere qualcosa di completamente diverso da ciò che hai già provato e pensato. Si tratta piuttosto di fare chiarezza sulle verità della tua vita. Non ignorare l’ispirazione creativa solo perché ti sembra familiare. Per gli altri non lo è, quindi per loro sarà una rivelazione. Inoltre la ricettività ti indicherà come iniziare e continuare un progetto. Riceverai impressioni con i tuoi sensi fisici e spirituali, per esempio sotto forma di pensieri e idee, come se gli angeli avessero scaricato un file nella tua mente con tutta la conoscenza necessaria, oppure sotto forma di sensazioni. Forse potresti persino ricevere una visione dell’opera conclusa. Le tue esperienze al riguardo possono variare a seconda del progetto e delle circostanze. L’importante è essere aperto a ricevere l’ispirazione in molti modi differenti. Se ti aspetti che l’ispirazione arrivi come un’idea improvvisa e invece giunge come una sensazione sottile, ha comunque lo stesso valore.

Se ti aspetti che l’ispirazione arrivi come

un’idea improvvisa e invece giunge come una

sensazione sottile, ha comunque lo stesso valore.

 

Perché l’ottimismo e l’entusiasmo per un progetto creativo sono spesso seguiti da sconforto e speranze infrante? Perché si crede in una gratificazione immediata. Troppo spesso gli artisti rinunciano a un progetto perché non rispecchia le loro aspettative o perché non riescono a venderlo. Trova la felicità nel processo creativo e non solo nel risultato finale (la vendita, per esempio). In tal modo immetti energia superiore (energia d’amore) nel tuo lavoro e attrai successo e opportunità straordinarie. Creatività significa abbandonarsi alla volontà del tuo Io superiore. Invece di “decidere” come andrà un progetto, segui la tua guida passo dopo passo. Ciò significa essere sempre in ascolto e andare nella direzione in cui gli angeli e il progetto ti stanno portando. Quando inizio a scrivere un libro, affronto l’impresa come una segretaria che lavora sotto dettatura. La segretaria ascolta e trascrive fedelmente ogni parola che le viene dettata. Per le prime cento pagine circa non ho idea di come sarà il libro. Scrivo confidando di trovargli un senso strada facendo. Lo stesso vale per qualsiasi forma di creatività. Che tu stia disegnando un abito, dipingendo un murale, coreografando un ballo o inventando una ricetta, non cercare di dirigere il progetto dove vuoi tu. Rinuncia al bisogno di controllarne l’esito e divertiti a scoprire dove ti porta.

Calma la mente

Riceverai maggiore ispirazione creativa ritagliandoti un tuo spazio per calmare la mente. Se la vita ti sembra troppo piena d’impegni e rumori per riuscire a meditare, ci vorrà un po’ d’impegno da parte tua, ma ne varrà la pena! Basta del tempo dedicato ad ascoltare in silenzio per entrare in sintonia con il tuo insegnante creativo interiore, che è sempre disponibile ad aiutarti. La saggezza divina sarà a tua disposizione ventiquattro ore su ventiquattro con la sua guida affidabile. Un recente studio ha scoperto che meditare per trenta minuti al giorno aumenta la creatività, specialmente quella basata sulle emozioni, come abbiamo descritto in questo libro (Ding et al., 2014). I ricercatori hanno concluso che la creatività può essere sviluppata da tutti praticando sane abitudini come la meditazione.



Il coraggio di gestire le ambiguità e le incertezze

La capacità di gestire le ambiguità e le incertezze fa parte dell’essere creativi. Vediamo di cosa si tratta. Abraham Maslow, considerato il progenitore della psicologia moderna, una volta scrisse che “salute mentale” significa essere a proprio agio con le ambiguità della vita. In altre parole, ti rendi conto che non ci sono garanzie e che le incertezze fanno parte dell’esistenza.

I rischi e i benefici del percorso creativo

Non c’è nessuna garanzia che il tuo progetto creativo ti permetterà di lasciare il lavoro e di vivere come un artista. Puoi aumentare comunque le possibilità di realizzare questo sogno se dedichi tempo ed energie a rifinire le tue opere e a farti pubblicità, come abbiamo ripetuto più volte. Ho conosciuto molte persone che vorrebbero ricevere dagli angeli la garanzia assoluta che, cambiando le proprie vite, non avranno alcun problema. Le difficoltà però si presentano man mano che andiamo avanti e cresciamo. È vero, avere uno sbocco creativo rende più semplice la gestione dello stress. Ma a volte le persone che seguono la propria guida interiore sono sorprese d’incontrare qualche ostacolo. Questo può significare che si sono allontanate dalla guida divina e hanno preso la strada sbagliata. L’incertezza ti assale quando si presentano questi ostacoli. Per esempio, potresti chiederti: “Come faccio a sapere se è un problema temporaneo, che si può affrontare e risolvere, o se è un segno che sono sulla strada sbagliata?”. È facile scoraggiarsi se il progetto creativo non ha un successo immediato. Dopotutto, quando seguiamo la nostra guida divina, di solito tutte le porte si aprono. Le risposte sono dentro di te. Se in parte non credi nel percorso che hai intrapreso, gli ostacoli appariranno come un segno per cambiare direzione. Invece, quando il tuo cuore è coinvolto nel progetto creativo, gli ostacoli sembrano solo piccoli incidenti di percorso. A volte non sono altro che messaggi da parte dell’universo che ti spronano a modificare il progetto. Non è necessariamente un invito a fermarlo, ma solo ad aggiustarlo un po’. Questo può accadere se una parte della tua opera non è in sintonia con la tua verità, e di solito la colpa è dell’ego. Temevi i giudizi degli altri se fossi rimasto fedele alla tua visione, perciò hai cercato di conformarti alle loro aspettative. Il vero segreto per il successo in campo creativo è non snaturare la tua idea nel tentativo di farne un successo commerciale. Confida nella purezza dell’ispirazione originale.

Non snaturare la tua idea nel tentativo</s

Doreen Virtue

Doreen Virtue è scrittrice, life coach e intuitiva. Ha conseguito importanti qualifiche americane in counseling psicologico: BA, MA e PhD. Ha partecipato a programmi televisivi e creato corsi online. È considerata la principale esperta internazionale su argomenti angelici. Il suo percorso è in continua evoluzione. Condivide con passione e filantropia le ricerche di anni di esperienze. I suoi libri sono best seller New York Times, tradotti in oltre 20 lingue, pubblicati in Italia da My Life edizioni.


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